5 km a sud del borgo di Rovereto, sulla statale che scende verso Verona, si trovano i resti di una imponente frana.
Si tratta di un grande ammasso di blocchi calcarei caduti in epoca remota dalle pendici del monte Zugna.
l'estensione e l'imponenza della frana, disposta su un perimetro molto ampio, impressionò fortemente lo stesso Dante, che la descrisse come "la ruina che nel fianco di qua da Trento l'Adige percosse...".
Da allora la zona viene appunto chiamata -la ruina dantesca o -lavini danteschi.
A seguito della frana e dall'erosione operata dagli agenti atmosferici il calcaree di origine Giurassica presente nell'area è stato riportato in superficie e questo ha permesso, nel 1990, il ritrovamento di numerose orme isolate e vere e proprie piste lasciate da dinosauri. Vedere: [url=appr.php?detappr=50]Dinosauri in Trentino: i Lavini di Marco[/url]
I Lavini di Marco grazie alla loro particolarità sono stati inseriti in area di tutela all'interno di un biotopo.
Attualmente l'area si presenta come un enorme deposito di blocchi calcarei di dimensioni medio grandi intervallati da aree detritiche e colatoi calcarei, praticamente lisci a causa dell'erosione degli agenti atmosferici (dove sono visibili le orme).
Nel complesso l'impressione, anche a causa dell'esposizione Sud, è quella di un paesaggio pressochè desertico e lunare con temperature molto elevate nel periodo estivo.
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