Una saga è una raccolta di racconti che, in chiave epica, narra le gesta di popoli o eroi e mediante la quale si conserva e tramanda la memoria e l'identità  di una civiltà  o di personaggio. Talvolta la narrazione mostra caratteri leggendari o, quantomeno, fuori dal comune; e la storia -Cimbra sembra veramente avere qualcosa di straordinario. Infatti come è possibile che un popolo germanico, viva nell'angolo più meridionale delle Alpi, in piena area linguistica romanza?
La saga mette in relazione la provenienza dei Cimbri dell'alltopiano con la storia del popolo germanico dei Cimbri (provenienti dallo Jutland in Danimarca; vuoi vedere che tutto ciò ha dei legami con Geati del Beowulf?) che emigrarono in Italia, primi tra tutti i popoli germanici e che furono sconfitti nel 101 a. C. dall'esercito romano di Mario nella zona di Varese.
Uno sparuto numero di guerrieri cimbri sarebbe però sopravvissuto nel "grande scontro" (grossen Stroach) e avrebbe trovato rifugio sulle montagne al confine fra le province di Trento (altopiano di Lavarone e Luserna nel sud-est del Trentino), Verona e Vicenza. La ricerca storica e l'analisi linguistica hanno da tempo appurato come la saga dei Cimbri sia un racconto mitico, che non contiene nulla di storicamente accertato.
Tuttavia questa leggenda ha lasciato una concreta eredità  a questo popolo di origine germanica che da secoli dimora sull'altopiano di Lavarone. Cosa? il nome, -Cimbri.
Un legame fra genti tedesche e questi territori è testimoniato da una serie di documenti della diocesi di Frisinga (i cui vescovi erano di origine tedesca) che narrano di immigranti i quali, a ondate successive, giunsero dalla Baviera e dall'Austria occidentale nel corso dell'XI e XII secolo.
La più antica colonia -cimbra è, senza dubbio, quella dei Sette Comuni (provincia di Vicenza, nel Veneto) la cui variante linguistica presenta caratteristiche dell'Antico Alto Tedesco, parlato nella Germania meridionale (Baviera) dal 750 fino al 1050 circa. Nel 1216 il vescovo principe di Trento Friedrich von Wangen autorizzò lo stanziamento di coloni, provenienti dai Sette Comuni, sull'altopiano di Folgaria e Lavarone, affinchà© bonificassero la zona e vi costruissero alcuni masi.
Questa immigrazione portò alla fondazione della colonia -cimbra del Trentino meridionale. Tuttavia la variante linguistica, da loro parlata, è molto più vicina al Medio Alto Tedesco parlato dopo il 1050 che non all' Antico Alto Tedesco e ciò fa supporre che questi immigranti fossero i membri di un gruppo arrivato intorno all'anno 1100 nei Sette Comuni, e cioè più di 200 anni dopo il primo stanziamento cimbro documentato sull'altopiano.
La comunità  cimbra conobbe nei secoli un destino diverso. Per i Cimbri dei Tredici Comuni (provincia di Verona) iniziò già  nel XV secolo quella lenta, ma inarrestabile emorragia di abitanti che, alla fine, porterà  alla frammentazione del gruppo etnico e alla decadenza della loro lingua e cultura.
La colonia dei Sette Comuni (Vicenza), invece, conobbe nel XVII e XVIII secolo un periodo di fioritura, che si concretizzò nell'indipendenza politica (avvenuta nel 1310) e nella produzione di una vera e propria letteratura, con la composizione di traduzioni, di poesie e di opere di carattere religioso.
Il cimbro era un tempo parlato in tutta la parte orientale del Trentino meridionale, sull'altopiano di Pinè, nell'alta Valsugana, sull'altopiano di Folgaria e Lavarone, a Terragnolo e nella Vallarsa, nella Valle dei Ronchi e addirittura a Trento e, nel periodo di maggiore diffusione (XVII sec.), arrivò a contare circa 20.000 parlanti.
A causa della presenza di un forte sostrato romanzo e attraverso l'opera di sistematica italianizzazione (a Terragnolo la lingua cimbra scomparve a causa della creazione di una scuola parrocchiale italiana dove il parroco-rettore proibଠnel modo più severo -di parlare questa barbarica lingua - anno 1786) il numero dei parlanti si ridusse sempre più fino quasi a scomparire.
Il colpo finale arrivò con la tragedia della Grande Guerra.
l'ironia della sorte volle che gli stessi luoghi che avevano visto per secoli -Germani e -Romani convivere pacificamente, si trasformassero nel loro fronte di guerra.
I Cimbri (delle province venete italiane - Vicenza e Verona) furono evacuati nella pianura padana dove, per non essere scambiati per nemici o per filoaustriaci, furono costretti a parlare solo e sempre l'italiano (in ogni circostanza, anche fra famigliari).
I circa 900 abitanti della colonia cimbra del Trentino meridionale (Lavarone e Luserna), che si trovavano già  da tempo all'interno della contea del Tirolo, furono invece condotti come rifugiati di guerra in Boemia (Aussig).
Questi due diversi destini furono la causa della perdita quasi totale della lingua cimbra nella parte veneta dell'altopiano mentre garantଠla sua sopravvivenza nella parte trentina (nel comune di Luserna). Il ritorno dei rifugiati e il quasi totale isolamento che contraddistinse il paese nei decenni successivi alla guerra furono la ragione per il quale questa lingua potè conservarsi fino ad oggi.
Attualmente la lingua -cimbra è parlata solo fra gli abitanti di Luserna in Trentino (poco meno di 900 parlanti), di Giazza/Ljetzan (VI) nei Tredici Comuni e di Roana/Robaan (frazione Mezzaselva/Toballe -VR) nei Sette Comuni. In queste ultime due isole linguistiche, il numero di persone ancora in grado di dominare il cimbro come lingua madre è sceso a poche dozzine." />