l'abitato di Fiavè (700m), nel Lomaso fra Ponte Arche e il passo del Ballino, è divenuto, a seguito di sensazionali ritrovamenti, un importante sito archeologico: qui sono state riportate alle luce testimonianze del periodo palafitticolo alpino. Gli insediamenti palafitticoli (strutture abitative in legno realizzate in zone umide o acquitrinose) si diffusero, già a partire dal neolitico, soprattutto nell'area alpina (sia a nord che a sud delle Alpi) e particolarmente nella zona compresa fra Svizzera, Lombardia e basso Trentino. A Fiavè sono state scoperte tracce di insediamenti palafitticoli presso la torbiera (località Carera) che originariamente era l'alveo del Lago Carera. Gli scavi, iniziati dal 1969, hanno rivelato tracce di costruzioni palafitticole sia sulla sponda del lago che inoltrate sopra l'acqua. Gli studi sugli insediamenti più antichi portano ad una datazione che colloca la loro edificazione nel tardo neolitico (circa 4000 anni fa). La costruzione di abitati su palafitta sappiamo essersi protratta fino a tutta l'età del Bronzo (2200 - 900 a.C.).
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