Accesso - Ferrata Rino Pisetta al Piccolo DainIl parcheggio ottimale per l'auto è nelle vicinanze dell'Albergo Ideal alle Sarche, proprio sulla confluenza di tre grosse arterie del Trentino: la SS237 per Madonna di Campiglio, la SS45bis che proviene da Trento e sempre la SS45bis che proviene da Arco. Un altro buon parcheggio è situato dietro il ristorante al Convento o dietro il centro commerciale di Sarche.
Descrizione - Ferrata Rino Pisetta al Piccolo DainATTACCO1. dal parcheggio presso l'Albergo Ideal si attraversa la strada SS237 (direzione Nord), nei pressi dell'incrocio è presente un tabellone con rappresentato il Piccolo Dain e alcune vie di arrampicata sulla parete tra cui la Ferrata.
2. Si prosegue in direzione Trento (Est), si passa davanti alla chiesa e si prosegue diritto fino all'officina.
3. Tra il ristorante Il Convento e l'officina parte il sentiero che porta all'attacco della ferrata. Fontanella nel piccolo spiazzo.
4. Il sentiero inizia subito nel bosco, si passa presso un albero secolare e si prosegue in salita andando successivamente verso Est e Nord-Est (le indicazioni non sono molto buone, seguire i segni Sat)
5. Dopo un tratto pianeggiante si trova una freccia bianco-rossa e indica l'inizio del lungo canalone chiaioso che porta sotto le pareti.
6. la salita lungo il canalone è faticosa a causa della sua pendenza e del fondo composto prevalentemente da ghiaia non assestata.
7. si sale fino ad arrivare alla base delle grandi pareti a destra della cima (salendo). Se si prosegue a destra nel canalone detritico si arriva all'inizio del rientro attrezzato che permette di evitare la prima parete verticale con un lungo traverso orizzontale verso sinistra.
8. il sentiero gira a sinistra, fare attenzione non è sempre ben visibile con vegetazione florida, e prosegue in diagonale verso Sud-Ovest costeggiando la base delle pareti fino ad arrivare ad un pulpito roccioso tra la vegetazione. l'attacco della parete ben visibile grazie anche alla targa metallica. Panorama da gustare. (30--50-, quota 570m).
FERRATA9. Il percorso ferrato è da subito impegnativo, si inizia con una bella parete verticale dove le doti di arrampicata sono più che gradite e prosegue con l'alternanza di pareti verticali più o meno difficili a brevi pause tra cenge orizzontali e/o oblique. La ferrata si sposta, salendo, prevalentemente verso sinistra fino ad arrivare alla base del grande spigolo visibile già dal parcheggio a destra delle grandi pareti del Dain.
10. Dopo la prima parete verticale, poco sopra, si trova il cordino metallico del rientro attrezzato e/o variante di attacco che permette a chi si sente in difficoltà di abbandonare la via ferrata e ritornare nel canalone ghiaioso percorso in salita. Proseguire a sinistra.
11. Superate le placche appena appoggiate a destra dello spigolo si esce sulle cenge erbose che tra bosco, salti di roccia ancora impegnativi ma meno difficili dei tratti passati portano alla cresta finale che porta in cima. In questo tratto, sotto un tetto di roccia, si incontra il libro di via.
12. si supera cosଠl'ultimo tratto in cresta con alcuni sali scendi e si arriva alla fine della ferrata. (2-3 h) Al termine della via attrezzata c-è una panchina ed una madonnina.
RIENTRO13. Dalla panchina in vetta al monte Garzolet (971m) si prosegue a sinistra per comodo sentiero che in discesa porta sul lato Nord-Ovest della montagna, in direzione Ranzo.
14. il sentiero si abbassa inizialmente in modo dolce passando sopra le pareti che scendono sopra i tornanti delle Sarche sulla SS237 e prosegue successivamente a tornanti più ripidi fino ad arrivare ad un-area attrezzata (fontana).
15. proseguire in discesa e poco dopo tenersi sulla stradina di destra, scendendo.
16. si arriva ad una casetta e poco sotto alla strada asfaltata che sale dalla Gola di Toblino e porta a Ranzo, visibile di fronte.
17. andare diritti sulla strada asfaltata ed in pianto-leggera salita si arriva alla croce di pietra a sinistra dell'abitato di Ranzo in loc. San Vigilio.
18. scende a sinistra in direzione Stenico (Si: sentiero italia) su stradina sterrata e dopo circa 60-70m nuovamente a sinistra nei pressi di una piccola chiesetta (indicazioni Sarche e via attrezzata Sarche). Si abbandona la stradina e si prosegue con sentiero.
19. Si rimonta dopo circa 10- di discesa su una strada che scende verso sinistra. La si segue in discesa fin dove questa fa un ampia curva in discesa verso destra. Da qui parte (a sinistra, cartello) il sentiero che con tratti sali-scendi passa sopra le pareti da dove escono coloro che scalano il famoso Diedro Maestri, via di arrampicata classica.
20. una volta superata l'ampia spalla boscosa, a sinistra della cima e ben visibile anche dal parcheggio, il sentiero scende ripido con numerosi tornanti in direzione Sud e successivamente con lungo traverso ritorna in direzione delle pareti rocciose (N-E).
21. si arriva ad una scalinata, scavata nella roccia, con cordino metallico che permette di superare una parete rocciosa.
22. alla base della scala ci si trova finalmente alla base della grande parete del Dain.
23. Poco lontano dal tratto attrezzato si trovano sulla roccia le indicazioni (foto) per Sarche e per ritornare verso l'attacco della ferrata.
24. si può scegliere di scendere diritto con sentiero molto ripido direttamente alle Sarche oppure di proseguire in direzione della ferrata ed una volta innestati al sentiero fatto all'andata girare a destra e scendere al punto di partenza.
25. Se si scende diritti al paese si rammenta che la discesa si presenta molto ripida e che una volta arrivati al termine del tratto ripido si gira a sinistra e per sentiero pianeggiante si ritorna all'albero secolare all'inizio del sentiero di andata.
DISCESA:
Gola di Toblino
Una volta giunti alla strada asfaltata descritta al punto 15 si può decidere di scendere a sinistra andando a percorrere la caratteristica Gola di Toblino. Alle prime cade del paese, sul lato Sud-Est girare a destra ad un capitello e scendere con la strada ripida in direzione del Lago di Toblino. Una volta usciti nei pressi del lago si può ritornare al punto di partenza sfruttando la stradina ciclabile e sterrata che corre tra il lago e la SS45bis.
Itinerario nettamente più lungo di quello descritto.
DISCESA:
Ritorno con auto: se si dispone di due autovetture si può lasciare una macchina presso l'abitato di Ranzo e poi scendere al punto di partenza evitando cosଠil tratto di sentiero che da Ranzo riporta alle Sarche (1h circa a piedi).
Copertura cellulare:Il percorso è coperto (rilevazione rete Tim)
Note:Ferrata impegnativa da intraprendere solo se tecnicamente all'altezza; non dimentichiamoci che La Ferrata Pisetta viene considerata uno dei percorsi attrezzati più difficili delle Dolomiti. Per la mancanza di pioli nei tratti verticali, sono avvantaggiati, su questo percorso, coloro che praticano anche l'arrampicata
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