Accesso - Monte Altissimo MTBLa partenza dell'itinerario è nel centro di Torbole facilmente raggiungibile attraverso la SS240 dal casello di Rovereto Sud, ma è bene far precedere la scalata da qualche chilometro di riscaldamento magari proprio sulla ciclabile del Sarca poco lontana.
Descrizione - Monte Altissimo MTB1) dalla piazzetta di Torbole si imbocca subito la ripida salita della vecchia strada che collega l'abitato a Nago, e dopo circa 200 metri lasciare la strada principale e proseguire diritto seguendo le indicazioni per il parco delle Busatte.
2) km 1,4 mt 162
arrivati al parco proseguire diritti sulla strada che ora si arrampicherà rapidamente in direzione del Baldo; il fondo cementato di questa prima rampa contribuirà a superare senza difficoltà il primo dislivello
3) km 2,4 mt 255
raggiunta la strada asfaltata in prossimità di un capitello, girare a destra in direzione del monte Baldo, cercando da subito di trovare un ritmo che consenta di affrontare senza affanno i lunghi e ripidi chilometri della salita.
D'ora in avanti le occasioni di rifiatare saranno davvero minime, e non possiamo fare altro che ammirare ora il lago ora le montagne circostanti mano a mano che si aprono degli scorci durante l'ascesa
4) km 6,5 mt 659
in località Malga Zures termina la prima parte di salita caratterizzata dalla pendenza media più elevata, ed un leggero falsopiano ci consentirà anche di sgranchire un po' le gambe prima di affrontare il tratto seguente che ci regalerà panorami mozzafiato.
5) km 8,3 mt 840
arrivati proprio sotto i ripetitori sulla nostra destra una panchina sistemata in posizione panoramica ci dà l'occasione per fare una breve sosta ristoratrice godendo di un'ampia vista sul lago e sulla valle di Ledro situata proprio di fronte ai nostri occhi
6) km 10 mt 1000
in prossimità della baita Caduti degli Alpini è bene parcheggiare la bici e risalire per circa 100 metri il sentiero 601 sulla nostra destra in modo da raggiungere la fonte Acqua d'Oro, unico punto dove è possibile fare rifornimento idrico prima di raggiungere la cima.
7) km 14 mt 1400
raggiungiamo ora e superiamo la località Prati di Nago, dove il paesaggio inizia ad aprirsi e dove possiamo trovare diverse abitazioni da cui non di rado provengono profumi di grigliate che possono indurre il ciclista ad abbandonare la scalata preferendole un buon ristoro
8) km 15 mt 1530
in prossimità di un breve slargo utilizzato come parcheggio l'asfalto improvvisamente termina per lasciare posto ad una bella strada forestale il cui accesso è precluso ai mezzi motorizzati da una sbarra posta poche decine di metri più avanti. Si prosegue sulla stradina forestale in salita che con una serie di tornantini conduce a Bocca di Varagna (FOTO 11 e 12).
9) km 16,3 mt 1700
finisce qui la lunga salita che ci ha permesso finora di salire in sella alla nostra bici, ed in prossimità dell'insellatura si trova sulla nostra destra il sentiero 601 che ci porterà , dopo circa un'ora di cammino (brevissimi tratti in sella), sulla sommità del monte Altissimo.
Tuttavia è bene appoggiare la bici per un momento ed ammirare il vasto panorama che già ora si offre ai nostri occhi: ai nostri piedi la Val del Parol (attraverso la quale è possibile scendere a Malga Campei e raggiungere poi la località di Festa), proprio di fronte a noi la Valle di Gresta, all'estrema destra il Pasubio ed il Carega.
10) km 18,7 mt 2050
dopo aver faticato non poco nel portare la bici per superare le ultime centinaia di metri di dislivello siamo ora sul punto più alto del percorso, al rifugio Damiano Chiesa situato a pochi metri dalla cima del Monte Altissimo (2079m).
Qui possiamo senz'altro concederci una meritata sosta ristoratrice ed approfittare dei numerosi punti panoramici (consigliato l'osservatorio posto a nord della chiesetta poco distante) per esplorare con lo sguardo le catene montuose che ci circondano, prima di rivestirci per affrontare la lunga e divertente discesa che ci riporterà al punto di partenza
11) km 23,5 mt 1617
Raggiunta la Bocca del Creer in discesa, nei pressi del rifugio Graziani, imbocchiamo senza timore il sentiero 633 che scende in modo evidente nella distesa prativa
12) km 24,2 mt 1560
Al bivio continuiamo a mantenerci sulla sinistra sul segnavia 633 scendendo ora in modo più deciso sul sentiero che dopo poche centinaia di metri si presenterà piuttosto impegnativo a causa del fondo molto sconnesso
13) km 26 mt 1200
Raggiunta la strada provinciale, la seguiamo per poche centinaia di metri sino all'abitato di San Giacomo
14) km 26,6 mt 1220
Imboccata la strada sterrata che parte a sinistra della chiesetta (FOTO 19), la si segue ignorando le deviazioni che ogni tanto ci si offrono, raggiungendo un altro tratto (peraltro breve) di sentiero impegnativo dal fondo molto disastrato (discesa), terminato il quale raggiungeremo la località di Festa
15) km 30,5 mt 900
Prima dell'inizio della discesa verso l'abitato di Brentonico, prendere la strada asfaltata a sinistra che dopo poche centinaia di metri si trasformerà in carrareccia.
16) km 32 mt 790
Raggiunta la strada asfaltata situata proprio sopra il campo sportivo, tenere la sinistra ed imboccare dopo poche decine di metri il sentiero che scende a destra e che, attraverso qualche tratto tecnico ma mai impegnativo, ci riporterà nuovamente su una strada cementata sottostante
17) km 34,2 mt 560
Arrivati all'abitato di Castione imboccare la strada che scende a sinistra e subito dopo la strada che con alternanza di tratti cementati ed asfaltati ci farà raggiungere il sottostante abitato di Sano
18) km 36,2 mt 300
All'abitato di Sano imboccare la strada che scende a sinistra verso la piana di Loppio
19) km 37,1 mt 220
Raggiunto il fondovalle imboccare il sentiero a sinistra che ci condurrà direttamente all'abitato di Loppio evitando il lungo giro su asfalto necessario per raggiungere la pista ciclabile
20) km 38,3 mt 230
In corrispondenza di Loppio imbocchiamo ora la tranquilla pista ciclabile che ci condurrà , lambendo le rive del lago di Loppio, all'ultima asperità di giornata del Passo San Giovanni, superato il quale possiamo ora raggiungere Torbole senza più il bisogno di pedalare
Copertura cellulare:Ricezione scarsa nella parte alta del percorso, ottima altrove.
Note:Si consiglia di iniziare l'ascesa durante le ore più fresche della giornata, in modo da evitare la lenta ed inesorabile cottura lungo la salita che ben presto ci porterebbe in affanno precludendoci la possibilità di raggiungere la meta.
Raccomandato inoltre portare almeno due borracce o lo zaino idrico dato che da Torbole al rifugio esiste un solo punto a metà salita dove poter fare rifornimento di acqua.
Pagina realizzata da Fabry Lorenzini