altitudine
204 m
abitanti
35200
da Trento
26 km
C.a.p.
38068
Rovereto è, per importanza, il secondo centro abitato del Trentino e forse il più affascinante di tutta la provincia. Già abitata in epoca romana, il borgo subଠuno straordinaria trasformazione nel corso del XIII secolo, quando la famiglia dei Castelbarco, nell'intenzione di opporsi all'autorità dei vescovi di Trento, fece costruire un imponente castello. Successivamente subଠil dominio della Serenissima e poi, agli inizi del 1500, a seguito della vittoria dalla Lega di Cambrai sui veneziani, passò sotto l'influenza dell'imperatore d'Austria. Nel periodo successivo alla restaurazione la città visse di un particolare fervore intellettuale; in questo contesto venne fondata l'Accademia degli Agiati, circolo sostenuto anche da Maria Teresa d'Austria che ne promosse gli studi eruditi, l'attività letteraria e la ricerca scientifica e che culminò con l'opera del filosofo cattolico Antonio Rosmini. Nel XX secolo la città fu toccata dai due conflitti mondiali; durante la Grande Guerra le cime della Vallarsa furono teatro di cruenti scontri. Questa sanguinosa esperienza è oggi ricordata dai molti monumenti eretti a monito per le generazioni future affinchà© questa 'immane follia' non si ripeta ancora. Alcuni esempi sono la Campana della Pace, forgiata con il bronzo dei cannoni degli stati belligeranti (e che ogni sera batte 100 rintocchi a memoria delle vittime di tutte le guerre), e il Sacrario di Castel Dante. Rovereto è rinomata sicuramente per la bellezza delle sue architetture e del suo centro medievale. Nei primissimi anni del 1300 qui vi soggiornò Dante Alighieri, ospite presso i Signori di Castelbarco. Nota è, fra l'altro, la sua descrizione delle rovine di Marco (resto di un'immane frana) che da allora hanno preso il nome di 'ruine dantesche'. Il borgo medioevale subଠimportanti trasformazioni nel corso della sua storia ed in particolare durante il dominio di Venezia. Oltre che nell'architettura, anche nella nomenclatura della città è ancora evidente il periodo 'veneziano': piazza San Marco, via Rialto, la chiesa di San Marco (eretta nel 1462 e ricostruita nel 1603 adornata in stile rococò). Castelbarco, nel corso di questo periodo, fu fortificato con cortine, torrioni e fossato, rendendolo di fatto una tipica fortezza veneta e conferendogli l'aspetto che ancora oggi esibisce. La città è stata meta di molti importanti personaggi del panorama mitteleuropeo che, come sappiamo, nel corso del loro 'Grand Tour' avevano 'l'obbligo' di trascorrere qualche periodo in Italia. Goethe dedicò alcune pagine alla città di Rovereto nel suo "Viaggio in Italia". Nel 1769 un giovane ma già famoso Mozart tenne nella cittadina i suoi primi due concerti italiani; nel suo soggiorno ebbe modo di degustare il marzemino, vino divenuto celebre anche per esser stato menzionato nel suo 'Don Giovanni'. Per Rovereto inoltre transitarono papa Pio VI, il già citato Goethe e, certamente non per motivi 'turistici', Napoleone, che alloggiò presso il palazzo Fedrigotti. La città offre tutto quello che uno sportivo e un turista possono aspettarsi di trovare da un borgo volto al progresso e sviluppato come Rovereto: impianti sportivi, ciclabili, falesie per l'arrampicata, hotel, ristoranti, cinema, teatri e musei. Qui ha sede un importantissimo museo d'arte contemporanea (Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto) la cui visita vale veramente la pena.
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