altitudine
194 m
abitanti
108600
da Trento
0 km
C.a.p.
38100
Trento è situata nel centro della Velle dell'Adige 55 km a sud di Bolzano e 95 km a nord di Verona. à quasi completamente circondata dalle montagne: il Monte Calisio (1096 m), la Paganella (2125 m), il Monte Bondone (2090m), il Becco di Filadonna, (2150 m) e la Marzola (1738 m).
Secondo la tradizione romanza il nome di Trento deriverebbe da Tridentum (appellativo coniato dai Romani intorno al I sec a.C. per la presenza dei 'Tre-denti' che cingono la città ovvero il Doss Trento (Dosso Verruca), il colle di Sant'Agata e l'altura di San Rocco) ma in realtà tale denominazione sembra essere molto più antica. Essa infatti viene fatta risalire ai Reti che utilizzavano il toponimo 'trent' (guado) per descrivere l'abitato adagiato 'sul letto del fiume Adige'. Altri ancora rintracciano nella radice 'ter' un'origine addirittura pre-indoeuropea che significa 'acqua corrente'. La forza, lo splendore e l'influenza Romana hanno però avuto ragione della tradizione precedente e ancora oggi sul vecchio municipio si può leggere l'iscrizione latina di Fra Bartolomeo da Trento (XIII sec): Montes argentum mihi dant nomenque Tridentum (i monti mi conferiscono l'argento e il nome Trento).
L'antico insediamento retico, trovandosi in posizione centrale sulla rotta di collegamento fra i territori posti a sud e quelli a nord delle Alpi subଠcertamente l'influsso di altre popolazioni. Ciò ha consentito ampi e frequenti scambi culturali con i Veneti, gli Etruschi, e quasi certamente con il popolo celtico dei Galli (il cui contatto è rintracciabile nella lingua trentina).
La conquista romana, (che si risolse più con un assorbimento culturale graduale che attraverso aspre battaglie con le tribù retiche), avvenne verso la fine del primo secolo a.C. quando Trento rivestiva un cruciale ruolo strategico per l'Impero, allora impegnato in una serie di operazioni militari nell'arco alpino. Tridentum era dotata di tutte le infrastrutture caratteristiche di un importante centro romano: un foro, un anfiteatro e una zona adibita alle sepolture all'esterno delle mura della città . Era inoltre un importante snodo viario: situata lungo la via Claudia Augusta Padana, Trento era anche il punto di partenza della via Claudia Augusta Altinate che, attraverso la Valsugana, collegava la città con il Veneto.
Attorno alla metà del IV secolo (periodo della crisi dell'Impero Romano) venne istituita la cattedra vescovile, affidata al primo vescovo di cui si conosce solo il nome, Giovino (Iovinus). L'istituzione della diocesi tridentina rappresentò un passaggio importante, perchà© la figura del vescovo cercò sempre di garantire alla città sicurezza e unità , nonostante le continue incursioni straniere. Il terzo vescovo di Trento, successore di Giovino e Abbondanzio, fu un patrizio romano, Vigilio (Santo Patrono della Città ). Egli cercò di accelerare l'evangelizzazione del Trentino e di stabilire solidi legami con l'esterno. Vigilio, che rappresentò la prima grande guida della Chiesa tridentina (che nei secoli successivi assumerà su di sà© anche i poteri laici), morଠmartire in Val Rendena (Spiazzo).
Nel VI secolo Trento fu occupata da Teodorico Re dei Goti. In una lettera, il re, invitò la città veneta di Feltre a collaborare con il municipio tridentino per la costruzione di un nuovo centro abitato (probabilmente individuato nella bassa Valsugana e che non fu mai edificato). Di questa vicenda, risalente al 523-526, rimane traccia nella tradizione popolare cittadina, rievocata ogni anno durante le Feste Vigiliane (ultima settimana di Giugno ) con la disfida tra i Ciusi (i trentini) e i Gobi (i feltrini) dove l'oggetto del contendere, la polenta (il piatto tipico Trentino), viene difesa da contadine ('strozzere') armate.
Il periodo successivo ai Goti vide le incursioni dei Franchi e dei Longobardi (Lang Bard - barba lunga), altri due popoli germanici. Con i Longobardi venne stabilita per la prima volta l'area di influenza sulla quale si estendeva il potere della città e che arrivava fino a sud di Merano. I territori più a nord rimanevano in mano ai Franchi e ai Bavari. Al longobardo Evino succedette Gaidoaldo che riuscଠa espandere il Ducato verso est, occupando l'intera Valsugana e le valli del Cismà³n. il Ducato di Trento perse in seguito la sua autonomia e divenne probabilmente un territorio dipendente direttamente dalla corona longobarda. Nel 982 Trento venne inglobata dagli Ottoni nel Sacro Romano Impero di Germania mentre nel 1027 l'imperatore del Sacro Romano Impero Corrado II creò il Principato Vescovile di Trento, istituzione che, con l'alternarsi di ben 51 principi-vescovi, condizionò la vita del capoluogo trentino per quasi 8 secoli (fino a Napoleone). Il territorio del Principato però non coincideva però completamente con quello dell'attuale provincia di Trento: alcune zone poste al confine nord, dipendevano direttamente dal conte del Tirolo. Per Trento iniziò un lunghissimo periodo di relativa stabilità politica, nonostante le pressioni esterne esercitate dalla nobiltà tirolese. La città , divenuta un importante centro minerario (in particolare argento, proveniente dal Monte Calisio, conosciuto come Monte Argentario), ai primi del 1200, vide l'emanazione del primo statuto minerario dell'arco alpino,opera del principe vescovo Federico Wanga (Friedrich Von Wangen). Trento deve certamente la sua notorietà internazionale al Concilio (1545-1563), col quale ebbe inizio la Controriforma. Il XVI secolo fu uno dei periodi di maggior splendore per il capoluogo trentino. A capo del Principato i cardinali Bernardo Clesio e Cristoforo Madruzzo, trasformarono l'impianto urbanistico della città secondo i dettami rinascimentali, ristrutturando e edificando edifici e chiese. L'epoca della Restaurazione (1814) vede Trento essere annesso all'Impero Asburgico. il XIX secolo fu oggetto di trasformazioni di notevole rilevanza come la costruzione della ferrovia del Brennero, che collegava Verona con l'Impero Asburgico e lo spostamento del tratto di fiume Adige che attraversava la città medievale.
A partire dal 1870 si svilupparono una serie di correnti, movimenti e circoli politici che cercavano di difendere l'italianità della città dai tentavi di 'germanizzazione' portati avanti dai settori più nazionalisti del Tirolo tedesco e nel 1886 fu innalzato il monumento a Dante Alighieri simbolo della cultura e, in quella circostanza, emblema dell'italianità della città . Gli esponenti più radicali non si limitarono a chiedere l'autonomia politica e culturale di Trento e del Trentino, ma ne auspicavano la rapida annessione al Regno d'Italia. Trento ed il resto della contea del Tirolo posta a sud del Brennero passarono all'Italia nel 1918, a seguito degli esiti della Grande Guerra, che rappresentò anche per la città una tragedia di proporzioni immani. Durante la prima guerra mondiale Trento fu dichiarata 'città fortezza' e divenne il caposaldo del fronte meridionale austro-ungarico. La 'Città Fortezza' venne ideata dal maggiore generale Steinhardt e venne costruita in meno di una anno con l'impiego di migliaia di operai e soldati e con grande partecipazione della popolazione. La città fu munita di una rete formidabile di forti difensivi che, alla fine del 1915, rappresentavano uno delle linee di difesa più importanti dell'esercito austrungarico in territorio italiano ma che non fu utilizzato. (la maggior parte del sistema difensivo, ancora oggi in gran parte visitabile, era celato nella roccia). Gli eventi post prima e seconda guerra mondiale sono andati di pari passo con quelli che hanno caratterizzato l'Italia intera. L'opera di Alcide Degasperi e altri illustri personaggi politici ha permesso alla provincia di svilupparsi e prosperare grazie anche a al riconoscimento dello statuto speciale di autonomia. Oggi Trento riassume questa ricca storia con un interessantissimo centro storico fornito di numerosi musei relativi alla storia celtica, romana, medioevale e rinascimentale. à una città attiva, vivace, ordinata e ricca spesso ai primi posti nelle classifiche nazionali stilate per la qualità dei servizi e di vita. à sede del 'Filmfestival della Montagna', rassegna cinematografica internazionale incentrata sull'alpinismo e il mondo della montagna e del 'Festival dell'Economia' che si tiene ogni anno durante il mese di giugno e prevede dibattiti ed incontri fra le personalità più importanti del mondo economico e politico a livello nazionale e internazionale. Altre importanti manifestazioni culturali e folcloristiche che animano il panorama culturale locale sono la Fiera di San Giuseppe (ogni terza domenica di marzo), le Feste Vigiliane (festa del santo patrono della città - 26 giugno), l'Autunno trentino e i 'Mercatini di Natale'.
Dal punto di vista sportivo nei dintorni di Trento, dichiarata 'città alpina' nel 2004, è possibile praticare praticamente tutti gli sport: sport di terra, di acqua, sport di aria.
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