La Val di Fiemme è una delle valli più estese della provincia di Trento.
Il suo territorio percorre trasversalmente, con orientamento ovest - est, il Trentino orientale e la sua superficie, delimitata dal Gruppo Montuoso del Latemar a nord e dall'estesa Catena del Lagorai a sud, è solcata dal Torrente Avisio alimentato in questa zona dal Travignolo (presso Predazzo - affluente di sinistra) e dal tristemente noto Rio Stava (Presso Tesero - affluente di destra).
E' collegata alla Val di Primiero attraverso il Passo Rolle (a est), alla Valle del Bios attraverso il Passo Valles (est, nord-est), alla Val d'Ega (Alto Adige) per il Passo di Lavazè (a nord) e alla Valsugana attraverso il Passo Manghen (a sud).
Come la vicina Val di Fassa basa la propria economia sul turismo.
Tuttavia in valle è molto sviluppata anche 'l'industria del legno'.
La particolare qualità del legname ricavato dalle foreste di questa zona consente di ottenere parquet raffinatissimi e, grazie alle eccezionali caratteristiche acustiche del legno, anche pregiatissime parti per la costruzione di strumenti musicali ad arco ed a pizzico.
Il paesaggio è prettamente alpino ma se più a nord, in Val di Fassa, questo è caratterizzato dalla roccia dolomitica, qui, a quote inferiori, è contraddistinto dalla foresta.
Come la vicina Val di Fassa anche la Val di Fiemme ha una storia umana alquanto remota.
Le prime tracce del passaggio dell'uomo sono riconducibili all'età mesolitica (seimila anni fa).
à comunque l'influenza dell'Impero Romano (sul popolo retico) che ha lasciato la più tangibile impronta nella zona, individuabile nel modo di vivere e, soprattutto, nel modo di amministrarsi.
Attorno al 500 d.C., con il declino di Roma, le popolazioni germaniche (in area romanza definite 'barbare') invasero l'intera vallata dell'Adige spingendo le popolazione di fondo valle nelle vicine valli laterali.
La cristianizzazione dei sec. VIII ' IX introduce un radicale cambiamento nei costumi religiosi del luogo e le pratiche pagane (culto delle sorgenti, degli alberi e della terra) vengono sostituite dalla liturgia cristiana.
à dopo l'anno mille che i fiemmesi premono per una autonomia più marcata e nel 1315 con 'Il Privilegio Enriciano' viene sancita la libertà di godimento dei beni e la proprietà comune dei boschi, dei pascoli nonchà© degli essenziali diritti di caccia e pesca.
Con l'appellativo di 'Magnifica Comunità di Fiemme' nasce cosଠla Comunità di Fiemme.
Il dominio Austriaco del XIXà° sec. porta due importanti novità nella zona.
La prima è legata al miglioramento delle vie di accesso grazie, in particolare, alla costruzione della ferrovia Ora-Predazzo (costruzione avvenuta in diverse fasi tra il 1916 e il 1918).
L'altra è il nascere della pratica del turismo.
à infatti in questo periodo che gli spostamenti degli aristocratici delle corti europee alla ricerca di luoghi ideali per il ralax e la cura della salute, danno origine al moderno concetto di vacanza.
'Turismo', termine coniato proprio in quel periodo, deriva infatti da 'tournear', 'girare', 'andare e tornare'
Al contrario di quanto avvenuto sul versante nord delle alpi, dove i mezzi su rotaia sono stati saggiamente e costantemente mantenuti in vita, in Italia la sorte delle vie ferrate è stata diversa.
Questo infelice destino ha portato alla fine della Ferrovia della Val di Fiemme nel 1963.
Oggi il suo vecchio tracciato è stato sistemato e trasformato in una pista ciclabile.
Ogni anno, a luglio, sul suo itinerario viene proposta una gara internazionale di MTB denominata per l'appunto 'la vecia ferrovia'.
In chiave sportiva sono da ricordare i numerosi e sviluppati comprensori sciistici quali quelli dell'Alpe di Pampeago, del Latemar, dell'Alpe Cermis, di Bellamente-Lusia e di Passo Rolle.
Ma forse più dello sci alpino è da menzionare lo sci nordico.
Lago di Tesero è stato teatro di due campionati del mondo della specialità (1991 -2003).
La particolare predisposizione territoriale di questi luoghi al fondo è testimoniata, tra l'altro, anche dalla Marcialonga ovvero la Granfondo per antonomasia (seconda per iscritti solo alla Vasalopet).
L'articolata struttura ricettiva e sportiva della zona è comunque sempre rimasta in sintonia con l'ambiente (vedi il bellissimo ed 'ambientalmente' equilibrato stadio del salto di Predazzo) e la tutela di questa grande risorsa è uno dei capisaldi delle amministrazioni valligiane.
La particolare conformazione geologica dei due gruppi montuosi principali (Latemar e Lagorai) fanno della valle una delle mete principali per Trekker, biker, sci-alpinisti ed escursionisti in genere.
Le svariate pratiche outdoor della zona si svolgono in un ambiente veramente suggestivo, in mezzo a foreste incredibili e a vette sperdute, quasi selvagge.
Curiosità
L'origine del termine 'Fiemme' non è del tutto chiara.
Sembra che questa denominazione derivi da 'Flamonienses' ovvero la popolazione retica che (probabilmente) era stanziata nella valle e fu vinta dall'esercito di Roma (come si evincerebbe dalle descrizioni della guerra retica di Plinio).
Questa tesi è però messa in discussione dal fatto che i Flamonieses hanno vissuto in aree più ad est dell'odierna Val di Fiemme.
Alcuni individuano nel termine 'Fiemme' un'origine alemanna.
L'influenza della lingua degli Alemanni, popolazione germanica stanziatasi in ampie aree a nord ed a sud delle alpi nel corso del III sec. d. C., è individuabile, con un certo margine di sicurezza, nel nome del Cantone di Flims nei Grigioni (in romancio Flemm) e, per rimanere più vicini, nel nome del Rio Flemadur, che scorre nella attigua Val d'Ega verso Bolzano.
Accesso
La Val di Fiemme si raggiunge attraverso la SS48 provenendo dalla Val d'Adige (Ora), lungo la SS612 arrivando dal Val di Cembra, per la SP71 giungendo dalla Valfloriana e per la SS50 provenendo dal Passo Rolle (Val di Primiero) o dal Passo Valles.
Elenco paesi della Valle di Fiemme