La Val di Ledro, situata nel sud-ovest del Trentino, è adagiata, con andamento trasversale est-ovest, fra la Valle del Sarca (Riva del Garda a est) e la Val del Chiese (Storo a ovest) e mette queste in comunicazione attraverso il passo Ampola.
Come entità territoriale è solitamente considerata in unione con l'attigua Valle del Sarca dalla quale però differisce per molti aspetti sia territoriali che sportivi.
Gli eventi bellici degli ultimi due secoli, legati alle battaglie risorgimentali ed alla prima guerra mondiale in particolare, hanno lasciato in eredità una serie di stradine, mulattiere, cunicoli e passaggi che sono oggi divenuti il 'terreno di battaglia' per MTbiker, escursionisti e trekker di mezza Europa.
E non a torto! La tattica e le necessità militari, infatti, imponevano ai vari eserciti di costruire strade che collegassero in modo sicuro i vari punti strategici della zona (che oggi chiamiamo punti panoramici) in modo da controllare gli spostamenti del nemico.
à cosଠche è nata quell'incredibile rete di percorsi che parte dalla Val di Concei percorre il fondovalle, sbuca sulla Bocca di Trat, ridiscende a Biacesa, risale per Leano, punta verso il Nota e il Tremalzo e ritorna di nuovo verso valle.
Ma qui non si praticano solo 'long distance sports'.
Il bellissimo lago di Ledro offre l'opportunità di fare Wind Surf (anche qui i Venti del Garda si fanno sentire) ed alcune piccole ma belle falesie di calcare compatto mettono a dura prova le falangi dei vari appassionati di arrampicata.
Sulle pareti del Ponale ci sono inoltre alcune bellissime vie sportive a più tiri.
In inverno nella zona presso il passo Ampola si formano alcune bellissime cascate di ghiaccio che diventano il terreno di battaglia di agguerriti ice-climber che qui hanno inoltre tracciato e liberato notevoli ed impegnative vie di dry-tooling.
Curiosità
A Molina di ledro ha sede l'interessantissimo 'Museo delle Palafitte' dove sono visibili i resti di palafitte riaffiorate, con molta sorpresa, dopo migliaia di anni.
I reperti tornarono alla luce nell'autunno del 1929, quando, per effettuare lavori alla centrale idroelettrica di Riva del Garda, fu abbassato il livello del lago di Ledro e, sulla sponda meridionale, riemerse una lunga serie di pali (più di 10.000).
Inizialmente questa successione di stanghe verticali fu scambiata per un'originaria diga eretta per controllare il livello del lago.
Solo più tardi venne scoperto che quella fila di pali erano il resto di uno dei più grandi stazionamenti preistorici scoperti in Italia (ed una delle testimonianze preistoriche più importanti d'Europa) databili al tardo neolitico.
Approfondimenti
Accesso
Si accede alla Valle di Ledro sia da est (Riva del Garda) che da ovest (Storo) esclusivamente attraverso la SS240 della Val di Ledro.
Elenco sport e bancomat Casse Rurali